La Bibbia

Giosuč 10

Giosuč

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Capitolo 11

1

 Quando Iabin, re di Cazor, seppe queste cose, ne informņ Iobab, il re di Madon, il re di Simron, il re di Acsaf 

 


2

 e i re che erano al nord, sulle montagne, nell'Araba a sud di Chinarot, nel bassopiano e sulle colline di Dor dalla parte del mare. 

 


3

 I Cananei erano a oriente e a occidente, gli Amorrei, gli Hittiti, i Perizziti, i Gebusei erano sulle montagne e gli Evei erano al di sotto dell'Ermon nel paese di Mizpa. 

 


4

 Allora essi uscirono con tutti i loro eserciti: un popolo numeroso, come la sabbia sulla riva del mare, con cavalli e carri in gran quantitą. 

 


5

 Si unirono tutti questi re e vennero ad accamparsi insieme presso le acque di Merom, per combattere contro Israele. 

 


6

 Allora il Signore disse a Giosuč: «Non temerli, perché domani a quest'ora io li mostrerņ tutti trafitti davanti ad Israele. Taglierai i garretti ai loro cavalli e appiccherai il fuoco ai loro carri». 

 


7

 Giosuč con tutti i suoi guerrieri li raggiunse presso le acque di Merom d'improvviso e piombņ su di loro. 

 


8

 Il Signore li mise in potere di Israele, che li battč e li inseguģ fino a Sidone la Grande, fino a Misrefot-Maim e fino alla valle di Mizpa ad oriente. Li batterono fino a non lasciar loro neppure un superstite. 

 


9

 Giosuč fece loro come gli aveva detto il Signore: tagliņ i garretti ai loro cavalli e appiccņ il fuoco ai loro carri. 

 


10

 In quel tempo Giosuč ritornņ e prese Cazor e passņ a fil di spada il suo re, perché prima Cazor era stata la capitale di tutti quei regni. 

 


11

 Passņ a fil di spada ogni essere vivente che era in essa, votandolo allo sterminio; non lasciņ nessuno vivo e appiccņ il fuoco a Cazor. 

 


12

 Giosuč prese tutti quei re e le oro cittą, passandoli a fil di spada; li votņ allo sterminio, come aveva comandato Mosč, servo del Signore. 

 


13

 Tuttavia Israele non incendiņ nessuna delle cittą erette sui colli, fatta eccezione per la sola Cazor, che Giosuč incendiņ. 

 


14

 Gli Israeliti presero tutto il bottino di queste cittą e il bestiame; solo passarono a fil di spada tutti gli uomini fino a sterminarli; non lasciarono nessuno vivo. 

 


15

 Come aveva comandato il Signore a Mosč suo servo, Mosč ordinņ a Giosuč e Giosuč cosģ fece: non trascurņ nulla di quanto aveva comandato il Signore a Mosč. 

 


16

 Giosuč si impadronģ di tutto questo paese: le montagne, tutto il Negheb, tutto il paese di Gosen, il bassopiano, l'Araba e le montagne di Israele con il loro bassopiano. 

 


17

 Dal monte Calak, che sale verso Seir, a Baal-Gad nella valle del Libano sotto il monte Ermon, prese tutti i loro re, li colpģ e li mise a morte. 

 


18

 Per molti giorni Giosuč mosse guerra a tutti questi re. 

 


19

 Non ci fu cittą che avesse fatto pace con gli Israeliti, eccetto gli Evei che abitavano Gąbaon: si impadronirono di tutti con le armi. 

 


20

 Infatti era per disegno del Signore che il loro cuore si ostinasse nella guerra contro Israele, per votarli allo sterminio, senza che trovassero grazia, e per annientarli, come aveva comandato il Signore a Mosč. 

 


21

 In quel tempo Giosuč si mosse per eliminare gli Anakiti dalle montagne, da Ebron, da Debir, da Anab, da tutte le montagne di Giuda e da tutte le montagne di Israele. Giosuč li votņ allo sterminio con le loro cittą. 

 


22

 Non rimase un Anakita nel paese degli Israeliti; solo ne rimasero a Gaza, a Gat e ad Asdod. 

 


23

 Giosuč si impadronģ di tutta la regione, come aveva detto il Signore a Mosč, e Giosuč la diede in possesso ad Israele, secondo le loro divisioni per tribł. Poi il paese non ebbe pił la guerra. 

 


Giosuč 12

 

 

 

 

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